DNBlog – Day 25 – Gratitudine

Eh. Mancano solo 7 post alla fine di questo viaggio. Sette. Lo avresti mai detto che saremmo arrivati cosi rapidamente alla fine ? Eppure mi sembra di avere ancora cosi tanto da dire. Mi piacerebbe sapere dalla mia editor quante pagine vengono tutti i post scritti fino adesso tutti insieme… folle.
Sicuramente non voglio abbandonare questa cosa ma altrettanto sicuramente non mi pagate abbastanza per tenervi compagnia quotidianamente. Al momento l’ipotesi più probabile è creare una rubrica. Tutti le settimane ad un dato giorno un blog personale per aggiornarti, dire come va, riflettere su qualcosa e se funziona magari farlo diventare bisettimanale. Tra l’altro proverò a convincere SIRAH a fare lo stesso.
Tornando al tema. Cosa c’è nella foto? I primi pacchi che partono per la collezione e io sono CERTO che il fatto di aver collegato il tutto alla battaglia della Quercia abbia spronato agli acquisti quindi da parte sua, grazie.
E io. Mah. Io volevo dire che ho letto varie volte il post di ieri e i vari commenti che ci sono sotto e i messaggi che mi sono arrivati personalmente e che dire… spetta forse indovini, GRAZIE.
Non si tratta semplicemente di egocentrismo. Certo fa piacere sentire cose piacevoli su di se ma davvero dopo tanti anni a lavorarci sopra questo è ormai secondario. Il sentimento che mi riempie maggiormente è proprio la gratitudine.
In primis ovviamente per i miei. Ricevere il file da Magda con quei commenti è stato assurdo. Come dicevo ho riconosciuto tutti ma non ho riconosciuto nessuno in quel che diceva, mai avrei pensato di leggere certe cose. Stessa cosa e forse ancora di più da chi è arrivato fuori.
Ma non si esaurisce qui. In periodi (vabbè sono anni anche se ultimamente si è intensificato) in cui vengo costantemente calunniato, attaccato etc rassicura e scalda il cuore avere vicino (indipendentemente dalla distanza) donne e uomini che trasudano valore di per se e amore, stima, sostegno o anche solo simpatia per me.
Grazie insomma per ogni like. Per ogni newsletter aperta (non abbastanza) .Per ogni messaggio (anche se spesso tardo a rispondere). Per ogni commento. Per ogni minuto che viene dedicato a me o a uno di noi. Grazie a chi segue le live o a chi le recupera. Grazie a chi parla con qualcuno di noi. Grazie a chi fa recensioni. Grazie a chi ci pensa e regala un osso o ci manda la posizione di qualche recupero. Grazie a chi ci difende quando è raggiunto dalle calunnie. Grazie a chi compra. Grazie a chi vorrebbe farlo. Grazie a chi pazienza per il caos degli ordini. Grazie agli artisti e artigiani che collaborano con noi. Grazie e ancora grazie.
Naturalmente grazie anche a chi copia, a chi rosica, a chi fa le frecciatine, a chi fa i post anonimi pieni di menzogne (si si parlo con te in questo caso, l’ultimo in ordine di tempo, uno dei più schifosi), grazie a chi calunnia e diffama direttamente alle spalle (i nodi arrivano al pettine), grazie a chi non il coraggio di confrontarsi con me, pardon, la dignità di farlo.
Grazie anche a voi perché
1. adoro avere “nemici” da falciare (vedi post sui nemici)
2. per contrasto rendete ancora più belle le persone che ho vicino
3. mi da una carica infinita vedere i vostri sforzi rivelarsi inutili. Siete il mio carburante preferito.
Detto questo vorrei aggiungere un’ultima considerazione generale. Quando sei grato di qualcosa a qualcuno DILLO. Leggermente meno di “scusa” ma anche “grazie” è una parola incredibilmente bistrattata. Ringrazia per le piccole cose come per le grandi. Ringrazia più volte. Contraccambia mostrando nei fatti la gratitudine che si fa gesto. Ringrazia anche chi non ami particolarmente se lo merita.
Fidati ne vale la pena.
Oggi quasi non è una domanda. Usa i commenti liberamente per ringraziare. Se è qualcuno di noi va bene ma anche se è TUA NONNA che ti ha fatto i tortelli di zucca che ne so (non so perchè mi sia venuto in mente)
“Non è la gioia a renderci grati ma la gratitudine a renderci gioiosi”…se non ricordo male così recitava la frase sulla copertina dell’album che ho fatto quasi un anno fa e che abita lì con voi. È una frase che mi rappresenta molto, e per fortuna non manco mai di ringraziare, per le cose belle e per le cose che mi fanno crescere.
È quando si dà per scontato che ci si issa su scalini molto scivolosi. E più si sale, più ci si fa male dopo l’inevitabile caduta.

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