Sulla Vita e sulla Morte – Puntata I

Dopo 12 anni insieme è morto il mio cane. Il primo acquistato “personalmente”, con i miei soldi, poco prima di costruire casa. Un elemento importante nell’esistenza di un misantropo come me.
Ma questo non è un articolo per parlare di lei (quello lo trovate nella tribù), è un articolo per riflettere brevemente sulla vita e sulla morte.

Io sto bene. Il mio cane è vissuto bene ed è morto altrettanto bene. Senza eufemismi. Tranquilla. Con poco dolore. Musica classica e carezze. Pochi minuti. Chiunque metterebbe la firma ad una morte così.

Quindi? Quindi la morte è bella?
Onestamente ? Non lo so.

Sicuramente è più bella per me che per altri. Non ho bisogno di fingere un’atarassia posticcia. Non ho bisogno di difendere la mia mascolinità dietro ad un falso “non ho pianto”. Ho pianto. Molto. Apertamente. Come si dice? A dirotto.

Ma ho pianto per poco tempo e già stamattina nonostante il grande vuoto lasciato dalla bestiaccia che ormai albergava in casa nonostante la mole non ho pianto. Ho sorriso.

Non credo sia giusto amare la morte. Come non credo sia giusto odiarla. Sarebbe come odiare una montagna, il sole o il vento. E’ questo che l’uomo secondo me ha perso per strada: la consapevolezza che la morte sia una parte normale dell’esistenza. Credo di aver ormai perso il conto delle volte che ho dovuto “discutere” con persone capitate casualmente nella pagina inorridite o indignate perciò che facciamo. Perché è accaduto?

La risposta più banale sarebbe: perché la morte è un tabù. Ma credo sia una risposta incompleta. La morte è sempre stata un tabù ma solo negli ultimi secoli ce ne siamo allontanati così tanto.

E allora qual è la risposta?

Ah non lo so. Oppure la so e non voglio darvela. Questo è solo il primo di molti appuntamenti con questa “storia”.. ne scriverò regolarmente.

Quindi essendo la prima puntata qualche nota tecnica.

1. Cerco di scrivere in modo tendenzialmente corretto ma non sono un grammar nazi e non ho un editor. Perciò se notate macroscopici strafalcioni fatemelo notare ma sappiate che è probabile ci siano e che me ne infischi… lo so, sono una brutta persona.
2. Sono i primi esperimenti di “articoli” sul sito. Sono immensamente graditi i commenti e le condivisioni, anche critiche ed obiezioni. Non trattenetevi

Grazie di aver letto fino a qui e alla prossima puntata

6 pensieri su “Sulla Vita e sulla Morte – Puntata I

  1. Marika dice:

    Rispondendo per prima mi ritrovo a sentirmi la solita stalker…in verità io non amo la vita sociale per scelta perché per i miei ovvi interessi (uguali/simili ai vostri) sono mal giudicata, qui con tutti voi sono finalmente “normale,comune…io ho un rapporto di amore odio con la morte, ciò che la riguarda mi ha sempre spinto a studiarla (nella storia antica, “intervistando” persone,libri sul genere,ecc) allo stesso tempo ho perso mio padre qualche anno fa, era giovane, ancora troppe cose che volevo dirgli, troppe cose da fare insieme,insomma sono un po’ rancorosa nei confronti della morte, cerco di lavorarci su e il vostro lavoro, le cose che dite (di persona o negli articoli) mi aiuta ad allargare la mia prospettiva….
    Odio il tabù che aleggia intorno alla morte, penso che contribuisca a soffrire di più perché nessuno ne vuole davvero parlare apertamente…sembra che io stia generalmente parlando dei fatti miei e mi scuso, ma attraverso le mie esperienze cerco di farvi capire come la penso e ce ne sarà da dire ancora ?
    Ecco io vivo in un piccolo paesino del sud, gente superstiziosa ,legate alle tradizioni (ce ne sono alcune legate alla morte interessanti,le ho annotate, ne parlerò!) ma purtroppo timorose di persone come noi, convinte che siccome abbiamo a che fare con candele nere,teschi, boccette con intrugli, rami,fogli sassi ,nomi di divinità insolite ecc, possiamo con uno sguardo affatturarli e cavolate simili.
    In conclusione accettare la morte non è sempre facile, dipende dalla situazione, certamente al giorno d’oggi l’uomo vuole vivere più a lungo, avido del tempo solo per godere in gran parte di cose materiali…siamo ben lontani dai nostri antenati, sto imparando a vedere la morte con più naturalità, non è semplice ma arrendersi è fallire…vorrei non aver parlato a ruota libera ma come solito mi è riuscito poco,mi scuso, parlare di questi argomenti per me è difficile, dare un nome alle sensazioni, alle emozioni non è semplice …a presto?

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