DNBlog – Day 21 – La Tribù: Magda

DNBlog – Day 20 – La Tribù: Magda
No adesso qualcuno mi dica esattamente come dovrei fare a scrivere tutto quello che c’è da dire in questo post. Io non ho tutta la giornata libera. E’ impossibile. Come è stato impossibile scegliere così poche foto.
Come quando si riordina una stanza incredibilmente incasinata (chissà perché ne so qualcosa) l’unico modo è iniziare e andare per gradi, quindi andiamo con ordine.
Magda la incrocio la prima volta ad una fiera. Si avvicina guardinga e piena di sospetti etici in quanto vegana. I sospetti vengono fugati e compra una delle mie prime opere al di fuori del marketing tra l’altro. Un bonsai all’interno di un cranio rovesciato. La pianta era purtroppo morta (primi esperimenti) ma lei decide di acquistarla comunque (avrebbe già potuto dirmi qualcosa).
Ci segue poi a distanza con poche interazioni social fino a che Varg (che vi dicevo ieri) la incontra per la registrazione di un video. Si vedono. Passano insieme qualche giorno e Varg mi chiama entusiasta dicendo che ha conosciuto una persona strepitosa sotto tot punti di vista. Al che faccio mente locale e la ricontatto sui social con un po’ più di assiduità (un marpione? Io?).
Casualmente poco tempo dopo sto facendo uno dei miei giri iperchilometrici, la sento, le dico che potrei allungare di un’ora per un aperitivo. Ci accordiamo. Ma trovo traffico quindi le scelte sono due e gliele pongo: o bidono o io vengo sino a lì sì, ma tu salti in auto con me e vieni via due giorni, dobbiamo passare a Firenze e a Roma. Ovviamente la speranza accettasse era più che minima.
E invece, colpo di scena, mi dice di darle il tempo di prepararsi e si parte. Quindi approfitto della preparazione per recuperare una bottiglia di vino (non ci si presenta da una veneta senza vino, imparate uomini) e la raccolgo.
Ok ammetto che il fato è stato propizio. Il viaggio viene meglio del previsto e ci ritroviamo alle 2 di notte davanti al duomo di Firenze senza nessuno attorno e già scatta la scintilla. L’unica altra cosa rilevante è:
Lei. Amo dipingere, una volta ho dipinto un teschio e un’altra una zampa di corvo
Io. Ok lavora sulle ossa, lavora per me
Lei. Ok.
Fine
E ora viene il difficile. Cosa è successo poi?
E’ successo che dopo anni in cui la storia più lunga durava poche settimane siamo qui da oltre due anni (con un bel test di fuoco subito, pochi mesi dopo essersi conosciuti rimase bloccata da me per il primo lockdown, convivenza forzata… PANICO e invece) anni nel cui ha stretto legami con le persone intorno a me, alcuni forse ancora più stretti dei miei, è sbocciata come artista e migliorata come persona.
Per una serie di ragioni (alcune legittime) le persone intorno a lei all’inizio del nostro rapporto ci hanno augurato il peggio facendo in alcuni casi anche proprio previsioni catastrofiche e invece che dire.
Già che dire. Ammetto sono in difficoltà. Non è facile descriverla. Né come persona né come artista.
Credo che Magda sia la persona MIGLIORE che conosco ( e ne conosco di bellissime eh, hai visto in questi post) ma non a livello di valore o di singolo aspetto, in questo magari alcuni di misura la battono ma proprio di… SAPORE. E’ davvero difficile da spiegare. Io potrei anche fare l’elenco dei suoi pregi ma non servirebbe. Parliamo della sua arte che forse ci aiuta.
Magda non è la disegnatrice più brava del mondo o d’Italia no? Ha una manina d’oro, ma tecnicamente c’è sicuramente qualcuno con più abilità o esperienza di lei. Stessa cosa possiamo dire ad esempio per la pittura. Ma in quello che fa c’è un quid uno spirito un sapore che rende le sue opere diverse. Se vuoi capire di che parlo comprati la versione cartacea di Post Fata Resurgo (cosa che dovresti comunque fare).
Faccio un altro esempio sul lavoro (che portò tra l’altro ad uno degli episodi più belli della nostra community… ne riparliamo tra 3 post) una volta ha disegnato una collana ispirandosi al ricordo della vista da casa sua sulle dolomiti. La finisce, la indossa, si guarda allo specchio e scoppia a piangere. Io passo in quel momento e la filmo per una storia su IG (madonna che persona orribile sono) e le chiedo perchè stesse piangendo e mi risponde:
“E’ troppo bella, non posso venderla”
Se vuoi scoprire cose accadde dopo ti leggi tutti i post del blog fino a che ne parlo.
Qualunque cosa faccia Magda ha un’anima in più e spesso e volentieri quel pezzo di anima viene dalla propria che lei tagliuzza, strappa a costo a volte anche di sofferenza perchè la sua opera, il rapporto che sta vivendo, la persona che ha davanti sia MIGLIORE.
Poi con fatica e sofferenza si rigenera ed è pronta a donarsi la volta successiva.
Infila talmente tanto amore, dedizione, empatia, passione in TUTTO ciò che vive da trasformare ogni esperienza con lei in un esperienza DI LEI. Nel bene e nel male. Qualche volta sono dovuto essere uno scoglio tra i flutti per lei ma ne è sempre valsa la pena.
La amo profondamente, mi pare chiaro, anche se come è normale per le persone come lei devo ripeterglielo e dimostrarglielo un giorno si e l’altro pure e sicuramente non basterà averlo scritto qui pubblicamente. E dirò di più amo in realtà ancora più di lei quei frammenti di se che sparge intorno. Amo l’effetto che ha sulle persone o sulle opere. Amo la sua impronta sul mondo ancora più di lei.
Guarda le foto. Aldilà del suo sorriso (che vabbè mi rifiuto di commentare, qualunque descrizione sarebbe sminuirne la bellezza) guarda le persone intorno a lei, guarda come stanno. Io lo noto di più perchè so che alcune persone sono li probabilmente grazie a lei o che il fatto siano in un certo modo sia un eccezione ma fidati, se guardi con attenzione vedrai di che parlo.
Lei irradia una luce, una magia, una frequenza particolare non so come altro dirlo. Che migliora la realtà intorno a se, in modo particolarmente concreto quando si fa arte. Non so come altro spiegarlo.
Tutto qui?
Ma naturalmente no. Come già accennato per altri (l’ho detto, ci sono dei tratti comuni) anche Magda è una campionessa di evoluzione. In questi due anni ha fatto passi da gigante in praticamente qualunque campo umano e artistico. Non c’è pregio che possa considerare più grande perchè io cerco di fare lo stesso (spoiler: ci riesco, chiedi a chi mi conosce da più tempo) e non posso permettermi di avere vicino gente che stia immobile. E lei si muove, oh se si muove.
Naturalmente giudicando sempre in modo troppo severo i propri fallimenti e sminuendo i propri successi ma riusciremo a lavorare anche su questa sindrome dell’ Impostore che dilaga in tutta la tribù. Questo dipende anche da te, da voi, ovviamente dal supporto e dal calore che farete sentire… e PRENDITELA qualche responsabilità ogni tanto (Ars Macabra la pagina, dai su, due ricerche e segui)
Ultima nota che ci tengo ad aggiungere. Si intravede in qualche foto. Credo di non aver mai conosciuto una persona che riesca a essere così buffa e al tempo stesso così credibile al tempo stesso. Se deve metterti di buon umore ci riuscirà indipendentemente dal tuo stato d’animo e i suoi balletti o le sue smorfie saranno tanto ridicoli quanto credibili. Quindi in pratica all’opposto estremo dello spettro rispetto a me, se non è amore questo.
E a tal proposito la conclusione. Io sono onorato e lusingato di averla come partner (così solida, valida e fedele da esserlo anche senza essere l’unica). Sono grato del suo amore, della sua fedeltà e della sua pazienza nel sopportare il mio insano spingere, pungolare, criticare o la mia mancanza di entusiasmo in quasi qualunque cosa. C’è chi dice si debba avere il gusto dell’orrido per stare con me (toh, così sei contenta, ti meriti il premio di uno screen se hai letto tutta sta pappardella rosicando) e probabilmente è un po’ vero. Esattamente come l’arte macabra per amarla bisogna essere divergenti. Così io sono una creatura atipica, di caos e tenacia, di morte e contrasto. Amarmi è un vero talento, un super potere, che tutte le persone menzionate fino ad adesso hanno ma lei ovviamente essendo “costretta” a vivermi più di tutti gli altri lo porta all’estremo. Potrebbe avere il mondo ai suoi piedi o essere in Perù con un cappellino buffo a fare ritratti e invece è qui a timoneggiare nella tempesta delle nostre esistenze. Sempre al mio fianco. Sempre a donare quei piccoli pezzi di se stessa a me, alle persone che ama, al mondo intero. Sempre a leccarsi poi le ferite. Sempre ad architettare un nuovo modo per migliorare. Sempre a brillare di quella frequenza ineffabile e splendida.
Chiudo con un aneddoto. Il suo ex abuser quando lo affrontai ci salutò (ahem scappò) gridando:
Prenditela. Prenditela pure quella la. Vedremo che cazzò riuscirà a fare.
Ho la risposta: Tutto, povero imbecille, TUTTO.

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